LA VITA È DOLCE, ANCHE QUANDO È FINTA.
È difficile lavorare sul piccolo: bisogna avere pazienza, attenzione. Bisogna mettercela tutta. E soprattutto bisogna non farsi distrarre dal profumo di dolce che esce da queste mie creature. Sì, perché anche se sono fatte di tutto fuorché di farina, zucchero e altre prelibatezze, io, quando le costruisco, è proprio al loro profumo che penso. È proprio il loro profumo che mi sembra di sentire. Il ricordo del loro profumo, per essere precisi. Perché quello vero l’ho conosciuto da piccolo quando la mia mamma, alla domenica pomeriggio, mi portava con mia sorella in pasticceria a prendere una dolcino ciascuno. Io sceglievo sempre la fiamma di cioccolato. Non ne ho più mangiate di buone così, da allora. Ed è proprio per questo che sono stato contento quando mi hanno detto che dovevo fare i dolci. Perché anche se sono finti, per me è un po’ come se fossero veri, come quelli dei pomeriggi di domenica di tanti anni fa.